SE NON E’ “UBUNTU” LO SPORT E’ PERDENTE

Ogni Sport di squadra si fonda sulla collaborazione del gruppo, condizione indispensabile per esprimere il massimo delle capacità, fisiche e mentali.
Abbiamo letto di questo esperimento, vero o inventato che sia, ma ci è piaciuto l’insegnamento e per questo ve ne proponiamo la lettura.

Un antropologo in Africa studiava gli usi e i costumi della tribù Ubuntu.
Finito il suo lavoro, aspettava l’auto che lo avrebbe portato all’aeroporto per tornare a casa.
Aveva molto tempo, così propose un gioco per i bambini, che pensava potesse essere inoffensivo.
Comprò in città dei dolci e delle golosità, mise tutto in un cesto molto bello e pose tutto sotto un albero.

Poi chiamò i bambini stabilendo che quando egli avrebbe detto “via”, essi sarebbero dovuti arrivare vicino al cesto e chi sarebbe arrivato per primo, avrebbe preso tutti i dolci che erano dentro il cesto.
I bambini si posizionarono nella linea di divisione che egli disegnò e aspettarono il segnale stabilito.
Quando egli disse “via”, immediatamente tutti i bambini si presero per mano e correndo andarono nella direzione dell’albero sotto cui stava il cesto.
Arrivati lì cominciarono a distribuire i dolci tra di loro e a mangiare felici.
L’antropologo andò loro incontro e domandò perché essi si erano uniti se uno solo avrebbe potuto avere tutto quello che c’era nel cesto e così gustare molti più dolci.

Essi semplicemente risposero: “Ubuntu, zio! Come avrebbe potuto essere felice uno di noi se tutti gli altri fossero stati tristi?”.
Egli rimase stupito.
Per mesi e mesi aveva lavorato per questo, studiando la tribù e non aveva capito davvero l’essenza di quel popolo.
Se avesse capito infatti mai avrebbe proposto una competizione!

Ubuntu significa: “Io Sono perché Noi Siamo!” 

È una regola di vita, basata sulla compassione, il rispetto dell’altro.
Appellandosi all’ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”.