U17F. BUON TERZO POSTO AI GIOCHI DELL’AMICIZIA IN BOSNIA

Bellissima esperienza per le nostre ragazze che in questa manifestazione giunta alla 17esima edizione, si sono confrontate con squadre straniere di alto livello nei giorni del 7 e 8 settembre.

I Giochi dell’Amicizia sono una sorta di “mini-olimpiade” con pallamano, pallacanestro e pallavolo maschile e femminile, calcio maschile, tennis tavolo e scacchi, riservata ad una squadra croata, una bosniaca, una slovena e una in rappresentanza della comunità slovena in Italia.
Proprio per questo siamo stati nuovamente invitati, come lo scorso anno, a sopperire alla mancanza di squadre della comunità in Italia e,vista l’esperienza dello scorso anno, abbiamo sin da subito accettato l’invito.

Si parte con un’alzataccia!!!!
Il ritrovo al Palamasotti è alle 3.15 della notte tra giovedì e venerdì.
Caricate le valigie nei pulmini ci si avvia verso Campoformido dove gli amici del Jolly ci aspettano, assieme al pullman che ci porterà a Opicina (TS) dove salgono altri atleti e si aggiunge l’altro pullman, direzione Cazin per giocare e Bihac per dormire.
Nel pullman i ragazzi riescono a dormire alcune ore finché a metà mattina l’immancabile cassa inizia ad “allietarci” con la musica trap.
Il viaggio prosegue bene fino alla dogana tra Croazia e Bosnia dove, forse per colpa della musica che si ascoltava, veniamo scambiati per pericolosi criminali, fatti scendere e controllati uno a uno.
Il tutto ritarda un po’ il nostro programma di viaggio, tanto che arriviamo a Cazin alle 14 e alle 15 si gioca e dobbiamo pure mangiare almeno un panino.

La prima avversaria è la bosniaca Bihac, squadra fisica ma di qualità tecniche non superiori alle nostre ragazze.
Le opitergine, nonostante il viaggio, riescono ad interpretare bene la gara e arrivare ad una vittoria 17-13 inaspettata.
Prima di noi le croate del Rieka avevano facilmente avuto la meglio sulle slovene del Novo Mesto.

Si riparte verso l’albergo situato a Bihac, una bella struttura dove si mangia bene, e soprattutto si dormirà molto per recuperare le ore di sonno lasciate la notte prima.
Prima di dormire però la cerimonia di apertura in palestra.
I saluti delle autorità si intervallano a balli tipici della tradizione bosniaca, naturalmente molto apprezzati dei nostri giovani.
Si torna in albergo e tutti a dormire.
La sveglia è alle 7.30 per iniziare un sabato davvero impegnativo.

Giungiamo nuovamente a Cazin con il pullman, ed avversaria della giornata è il Rieka, squadra imponente fisicamente, e con un gioco armonioso e efficace.
Per le nostre atlete sembra che il viaggio di 11 ore sia stato fatto da poco, visto il modo assonnato e svogliato con cui affrontano il primo tempo e che vede le croate maramaldeggiare su di noi chiudendo il primo tempo 4-15.
Nella ripresa Oderzo ritrova un po’ di fiducia e alcune buone giocate che consentono per lo meno di limitare il passivo e di chiudere sconfitte 12-28.

Dopo il pranzo nella mensa del centro islamico di Cazin, subito alle 14 la gara contro il Novo Mesto (che aveva battuto le bosniache) e che valeva dunque il secondo posto.
Oderzo gioca la miglior partita dal punto di vista del gioco, ma condita con troppi errori tecnici che le slovene puntualmente puniscono.
Ne scaturisce comunque una bella e combattuta gara dove Oderzo viene sconfitto 18-25 con l’onore delle armi.

La serata di sabato prevede la cerimonia di chiusura e le premiazioni.
Unica pecca dell’organizzazione che ci stipa in un teatro dove alcuni rimangono in piedi e la temperatura è quella di un forno per fare l’arrosto.
Le nostre ragazze salgono sul podio e ricevono medaglia e coppa del terzo posto.
La notte successiva, con tutte le forze recuperate, fa diventare l’albergo una festa con musica e possibilità di conoscersi anche tra gli atleti.

Oderzo terza classificata

La mattina della domenica è prevista una breve visita alla città di Bihac, e poi si riparte per il lungo, stavolta un po’ meno, viaggio di ritorno.
Gli amici doganieri non ci risparmiano il controllo, ovviamente, ma il resto prosegue bene.
Naturalmente immancabile la tappa fast-food prima di arrivare a Oderzo alle 20.

Tutto bene direi. L’esperienza contro squadre di questo livello serve sempre ad imparare. Se escludiamo il primo tempo contro Rieka, abbiamo giocato una buona pallamano, soprattutto in considerazione del fatto che siamo in piena preparazione atletica e dal punto di vista tecnico-tattico non avevamo ancora lavorato

by Ceghe