A2M. HARAKIRI DI ODERZO CONTRO IL CRENNA

A2M CRENNA – PALLAMANO ODERZO Ris. Fin. 34 – 25 (p.t. 15 – 10)

Crenna: Calandrino, Corazzin, Bagnaschi, Cenci, Dall’Ava 5, Introini 2, Primon 1, Garza 2, Provenzi 5, Cartabia 2, Laricchiuta M 8, Bortoli 4, Lo Cicero 2, Laricchiuta C 2, Mazza 1.

Allenatore: Francesco Cennamo

Pallamano Oderzo: Marcuzzo A. , Hadzimujic 5, Pikalek 3, Marcuzzo M. 1, Segat 2, Malisan, Makosa, Grzinic 8, Mazzariol N., Da Fré 1, Nicoletti 5

Allenatore: Brakocevic Micio

L’Oderzo fa harakiri con il Crenna.
Al palasport di Gallarate si è giocato una partita fondamentale tra due grandi decadute dello scorso campionato.
A differenza dei locali, all’appuntamento per rimanere agganciati al treno salvezza, gli opitergini sono arrivati con le pile scariche.
E dire che nelle prime battute il Crenna non era sembrato così irresistibile.
L’Oderzo è andata in vantaggio per prima ma è stato l’unico acuto, poi il Crenna ha fatto il suo gioco e dall’altra parte, a mancare in fase offensiva sono state le pedine fondamentali del gioco opitergino, mai così spente come in questa fondamentale occasione.
Dopo il gol subito i lombardi infilano il primo parziale di 4-0, con due contropiedi, e al 7° minuto conducono sul 4-1.
Oderzo a ruota sino al 15° minuto (8-6) poi le forzature in attacco si fanno numerose e il Crenna non perdona.
Il finale primo tempo è impietoso: 15-10.
La speranza per riagguantare l’incontro era la carica che coach Brakocevic poteva dare ai suoi nello spogliatoio, ma durante i secondi 30 minuti è cambiato poco se non due mini break opitergini: +2 sul 27-19 e un + 3 su 29 a 22.
Unica nota positiva della serata la prestazione di Hadzimujic impiegato per buona parte dell’incontro e  Nicoletti.
Tutto quello di buono che è stato messo in mostra dopo Torri e doveva essere ripetuto contro il Crenna, non s’è visto.
La gloriosa rimonta verso la salvezza si è infranta sulla prova regina dell’intero campionato.
Ora le speranza sono riposte nelle prossime tre giornate che riservano ostacoli impervi che portano il nome di Taufers, Malo e Innsbruck.

by Nicola Zoppa