LA PALLAMANO ODERZO E LA STAZIONE FERROVIARIA

Vista la fuga di notizie … due precisazioni.

Crediamo sia importante dare la giusta soddisfazione a tutto il direttivo della Pallamano Oderzo che, con perseveranza e determinazione, ha saputo identificare, perseguire e raggiungere, un risultato straordinario per la società sportiva e, lasciatecelo dire, anche per tutta la città di Oderzo.
La trattativa, che dura da molto tempo, è stata mantenuta riservata proprio per la delicatezza dell’argomento e, nell’ultimo periodo, per non destabilizzare una campagna politica opitergina già estremamente complessa.

Aver avuto la preassegnazione della vecchia Stazione Ferroviaria, porta di accesso storica di Oderzo, e poter avviare i lavori di “sistemazione“ portando, al suo interno, la sede della società e delle associazioni che ne vorranno condividere l’utilizzo pubblico, è sicuramente un vanto ed un grande orgoglio.

Naturalmente verranno onorate le esigenze di tutti coloro che dovranno fruire dei servizi delle ferrovie, offrendo un ambiente accogliente, funzionale e, finalmente, decoroso per una città come la nostra.

In un prossimo breve termine verranno descritte tutte le varie proposte, da sviluppare, per gradi e per progetti.
Prevediamo di creare un sito presso il quale inviare, da parte di tutte le associazioni interessate, domande e/o proposte, per portare avanti un progetto quanto più condiviso di sviluppo integrato con tutti.

Nel frattempo ci corre l’obbligo di ringraziare veramente tutti i membri del direttivo di Pallamano Oderzo, dal presidente Pierluigi Balzano, al vicepresidente Mario Gherlenda, al segretario Gino Simonetti, per nominare solo i primi tre riferimenti societari.

La grande coerenza sportiva e sociale di Pallamano Oderzo, di questi ultimi 15 anni, con la collaborazione storica dei grafici/designer/progettisti, presenti  nel quotidiano, e determinanti nel successo di ogni evento, ha consentito di raggiungere un risultato inimmaginabile ed ambizioso che, per i prossimi vent’anni, darà una luce nuova alla nostra città ed all’associazionismo.

Bisogna credere nei sogni…… qualche volta si realizzano.