U15F. NUTRILEYA ODERZO SI CONFERMA MACCHINA DA GOL CONTRO UDINE

NUTRILEYA ODERZO – CUS UDINE 43-14 (23-9 p.t.)

Oderzo: Lorenzon (p), Vivan (p), Bordin 4, Gobbo 3, Tomasella 8, Paraschiv 10, Benhatit 1, Cardas, Pasinato (p), Zanchetta 2, Gosav 6, Sirbu 9, Taffarel, Spadari. All. Reghellin Andrea

Udine: Bulfone (p), Caponetto, Cattarossi 1, Cocetta C. 2, Cocetta L, Dreossi, Fabro 3, Ferraresi (p), Maestrutti, Ortiz 5, Pasqual 3, Zoratti. All. D’Odorico Claudia

Arbitro: Gattel

Udine rimane in partita per quindici minuti. Il cambio difensivo di Oderzo da 5-1 a 6-0 sortisce subito gli effetti sperati e la partita scorre via con facilità per le trevigiane fino al termine

Parte meglio Oderzo che si porta brevemente sul 4-1 prima (5′) e 6-2 poi (7′). Le friulane puntano sulle individualità e sull’uno contro uno e le opitergine vengono spesso sorprese a difendere “stile cono” tanto che al tredicesimo il divario è pressochè invariato (12-7 al 13′). Time-out per coach Reghellin e come detto cambio tattico difensivo. Udine praticamente non passa più (due le reti nei restanti dodici minuti) mentre Oderzo continua a macinare gioco e contropiedi per un primo tempo che si conclude 23-9

Nella ripresa subito spazio per l’esordio di Cardas e in campo anche la giovane Zanchetta (altri 2 reti per la giovane 2010), oltre ad una continua rotazione. Udine rimane “in scia” (27-12 al 34′) ma nonostante i molti esperimenti di coach Reghellin, il divario aumenta poi a dismisura. Le friulane trovano la via del gol solamente altre due volte in sedici minuti contro l’impenetrabile muraglia opitergina, mentre quasi tutte le atlete di casa vanno a segno, tranne le piccole, tra cui Spadari (2011) all’esordio anche lei, fino al risultato finale di 43-14

Reghellin “Non bene la fase difensiva, soprattutto i duelli individuali. Per dare sicurezza alla squadra ci siamo abbassati e compattati, e questo ci ha tranquillizzato, consentendoci di giocare anche serenamente in attacco. Nella fase offensiva molto bene davvero, con una crescita di tutte le atlete“