U17F. ODERZO ANCORA SCONFITTO DA CELLINI, MA CON SCARTO MINORE

PALLAMANO ODERZO – CELLINI 18-31 (6-14 p.t.)

Oderzo: Habli, Lorenzon (p), Bigolin 10, Sabiry 1, Carrer An. 3, Bordin, Gobbo S. 2, Gobbo A, Tomasella, Vivan (p), Carrer A. 2. all. Reghellin Andrea

Cellini: Miletic 2, Mazzaro 2, Aikhionbare 2, Bozza 1, Prela 6, Gaspari, Danieli (p), 1, Ceroni 1, Baldinazzo (p), Meneghini 9, Zerbinati 3, Okorie 3, Griggio 1. All. Saadi Abderrahman

Arbitro: Pasqualin

Cellini sorprende Oderzo con una difesa 3-3 che mette in difficoltà le padrone di casa per tutto il primo tempo. Meglio le opitergine nella ripresa, con Cellini che opera alcuni cambi tra cui Meneghini per lunga parte del secondo tempo. Oderzo con l’assenza di Di Fede tra i pali, ben sostituita da Lorenzon e Vivan

Segna subito Oderzo ma è solo un’illusione (1-0 al 1′). Con la difesa 3-3 Cellini ingabbia le trevigiane, incapaci di liberarsi delle strette marcature con movimenti senza palla (1-3 al 4′). Prova a tenersi in linea di galleggiamento Oderzo (3-5 al 7′) ma le padovane allungano sul +5 spesso approfittando delle palle perse delle pitergine (3-8 al 12′). Ancora prova a rimanere in scia Oderzo (5-8 al 19′) ma Cellini con decisione segna la gara portandosi sul +7 (5-12 al 23′). Secondo time-out per Reghellin inevitabile per limitare i danni e primo tempo che si conclude sul 6-14

Secondo tempo ti aspetti una reazione delle padrone di casa ed invece è Cellini che spinge con un break che le porta sul +14 (8-22 al 38′). Come detto Cellini opta per alcuni cambi, e Oderzo non si fa pregare per trovare con maggior facilità la via della rete con un break di 6-0 (14-22 al 45′). Il divario è ancora di 8 reti sul 15-23 (47′) quando Cellini ristabilisce organico e distacco (16-28 al 52′). Il finale equilibrato vede più scontri fisici che belle giocate. La gara si conclude sul 18-31

Reghellin “Avevo chiesto una gara di orgoglio da parte delle mie atlete. Non ho avuto la risposta che speravo. Abbiamo ridotto il gap rispetto alla scorsa partita, ma questo è frutto di varie motivi. Sappiamo il valore di Cellini, ma questo non significa che dobbiamo giocare sottotono o già sconfitti dall’inizio. Dobbiamo crescere in mentalità

ceghe